L’Erba di San Pietro è il nome di una pianta che in realtà di chiama Tanacetum Balsamita. La pianta oltre ad Erba di San Pietro ha una serie di nominativi a seconda delle regioni in cui è diffusa, essa infatti si puo’ trovare sotto il nome di menta romana, menta greca, erba amara, erba Santa Maria, erba buona. Si tratta di una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle composite. La sua origine è nel Caucaso e in genere nell’Asia Occidentale ma, sviluppandosi in climi temperati ha raggiunto anche l’Europa e l’Africa del Nord e gli Stati Uniti in maniera molto diffusa.
L’Erba di San Pietro è molto apprezzata per il suo profumo simile a quello della menta, la conoscenza della pianta è documentata fin dai tempi degli egizi, dei greci e dei romani che contribuirono alla sua diffusione in tutta Europa. Dato il profumo delle sue foglie, queste venivano utilizzate anticamente anche come segnalibro per le Bibbie, di qui il nome erba della Bibbia. Il fusto puo’ raggiungere anche un metro e venti centrimetri di altezza, le foglie sono semplici, tondeggianti ma anche pelose e dure con delle ghiandole che forniscono uno spiccato profumo, il quale richiama appunto la menta.
Le foglie superiori sono piu’ piccole mentre quelle basali sono fornite di picciolo e sono sessili. I fiori tubolari e gialli, si raggruppati in capolini di circa 5 o 6 millimetri di diametro i quali a loro volta formano dei corimbri, ovvero si riuniscono ad ombrello. Si utilizzano soprattutto le foglie e meno i fiori, per ottenere degli ottimi digestivi, ma anche si usano contro i dolori intestinali, raffreddori, bronchiti. Esse aiutano a stimolare del fegato e della cistifellea, oltre a curare piccole ferite o punture di insetti. In cucina le foglie e i fiori essiccati servono per aromatizzare frittate, ripieni ma anche preparare salse, infusi, the e tisane. Le foglie comunque possono anche essere congelate ed utilizzate in un secondo momento.
Indice
Nome
Tanacetum Balsamita
Ambiente
La pianta si sviluppa in regioni temperate, predilige gli spazi aperti e liberi ma ben esposti al sole, sono indicate le zone pianeggianti e i pendii delle colline. La pianta rifugge i terreni compatti che potrebbero determinare ristagni idrici ma cresce adeguatamente in tutti gli altri tipi di terreno, da quelli sciolti, freschi e ben drenati alle situazioni in cui si presenta invece un terreno arido, sassoso, calcareo ed umido.
Temperatura
L’erba di San Pietro predilige i climi temperati dunque sarebbero da evitare zone con temperature al di sotto dello zero o troppo elevate in estate, teme anche terreni eccessivamente esposti al vento.
Mantenimento
La propagazione della pianta avviene per sem i per via vegetativa. La duplicazione per seme è poco probabile in quanto spesso i semi sono sterili. Per via vegetativa invece occorre prelevare provvisto di una gemma e depositarlo sul terreno in autunno o primavera. Puo’ essere concimata soprattutto durante la preparazione del terreno iniziale. Non necessita di irrigazione in quanto potrebbe crescere anche in terreni aridi.
Avversità
Non teme particolari avversità in quanto si tratta di una pianta selvatica ma puo’ subire negativamente l’effetto di ristagni d’acqua.
Marilena
Un dottore mi ha detto che l’erba di san Pietro non fa bene al fegato (anzi è tossica). E’ vero?
mariana
Buongiorno..chi mi puo dire da dove posso comprare questa pianta..grazie