La Margherita è una pianta erbacea, appartenente alla famiglia delle Asteracee; cresce spontanea nei prati, nei terreni incolti o sulle strade. Possiede foglie sia basali che caulinari, dalla forma simile ad una lancia, di medie dimensioni e disposte in modo alterno lungo lo stelo; il fusto si presenta eretto,gracile e flessuoso e la sua superficie è ricoperta da solchi rosseggianti, esso inoltre raggiunge un’altezza di 50 cm circa. La sua chioma è formata da piccoli capolini solitari, racchiusi da brattee di colore verde, con fiori dalla forma tubolare e dai petali bianchi all’esterno e gialli verso l’interno. Essi tendono a chiudersi nelle giornate piovigginose, sono molto decorativi, ma non profumati. I frutti si presentano come degli acheni di forma ovale, bislunghi, di colore nero e striati di bianco.
La moltiplicazione della Margherita può avvenire sia mediante semina, che per talea. Nel primo caso, l’operazione va fatta verso la fine dell’inverno e l’inizio della stagione primaverile: è necessario coprire i buchi sul fondo del vaso con dei sassolini o pezzi di coccio che favoriscano il drenaggio, e riempire il recipiente di terriccio; in seguito si potranno interrare i semi, coprendoli con un telo di plastica e aspettare che avvenga la germinazione. Per la propagazione tramite talea, si utilizzano la cima o la parte mediana del germoglio della lunghezza di 12 cm circa; le talee non devono essere esposte alla luce diretta del sole e necessitano di un proprio vaso. Il periodo ideale è in autunno o in primavera.
Indice
Nome
Margherita ( Leucanthemum vulgare oppure Chrysanthemum leucanthemum )
Ambiente
La Margherita è originaria delle Isole Canarie, ma è particolarmente diffusa anche in tutta Europa. Il terreno ideale per questo genere di piante è sabbioso, con un PH acido – neutro, asciutto, molto fertile e ricco di humus; è importante che sia molto ben drenato, in modo da evitare dannosi ristagni idrici.
Temperatura
La pianta predilige un clima temperato ed un’esposizione a zone soleggiate per almeno 5 o 6 ore al giorno. Non tollera condizioni climatiche troppo rigide, con temperature che scendono dei 6 o 7 gradi sotto lo zero; in questi casi è importante tenerla a riparo in serre non riscaldate. Se si desidera coltivare la Margherita in vaso, è possibile tenerla sul balcone, dove la pianta potrà beneficiare della luce diretta del sole, o anche in un angolo della casa a patto che sia bene illuminato, e dove vi siano temperature che si aggirano intorno ai 16 o ai 18° C.
Mantenimento
La Margherita necessita di annaffiature regolari, soprattutto da marzo a settembre, mentre è possibile ridurre l’apporto di acqua durante le stagioni più fredde. Si consiglia di irrigare la pianta quando il terreno risulta completamente asciutto e assicurarsi che esso resti appena umido e mai eccessivamente bagnato, poiché l’eccesiva umidità non è salutare.
La concimazione della Margherita va fatta con del fertilizzante ricco di ferro e magnesio, aggiunto all’acqua delle annaffiature, così da favorire un ottimo sviluppo e una buona colorazione delle foglie.
Avversità
La margherita non è immune agli attacchi di parassiti, quali gli afidi, le chiocciole o i ragnetti rossi che provocano ingenti danni all’apparato fogliare e ai germogli; al fine di sbarazzarsi degli afidi, è possibile creare pacciamature e composizioni povere di azoto, mentre per prevenire l’attacco delle
chiocciole è necessario circondare la pianta con sabbia o cenere.
La Margherita può essere colpita anche da malattie fungine e batteriche che ne determinano l’avvizzimento, ma che possono essere prevenute con l’uso di attrezzi da lavoro sempre ben puliti e disinfettati.
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