La Ruta comune è una pianta aromatica molto nota per le sue qualità terapeutiche e decongestionanti. Utilizzata molto anche per le sue caratteristiche ornamentali, essa appartiene alla famiglia delle Rutacee.
La Ruta è inoltre, una pianta erbacea di natura perenne, essa presenta dei fusti erbacei che arrivano alla lunghezza di 80-100 cm. E’ possibile notare che i gambi tendo a divenire di consistenza legnosa alla base, mentre rimangono quasi erbosi man mano che raggiungono l’apice. Le foglie della Ruta, di color verde-glauco, comune sono tripennate e suddivise in più lacinie dal profumo molto intenso. Le infiorescenze prodotte dalla Ruta Comune sono di dimensioni molto piccole, esse non sono molto ornamentali o appariscenti. I fiori si presentano di colore giallo riuniti in infiorescenze a corimbo. Essi sbocciano dal mese di giugno sino a quello di settembre. I frutti della Ruta Comune somigliano molto a delle capsule scure, all’interno delle quali vi sono numerosissimi semi.
La Ruta comune si moltiplicaper seme nella stagione primaverile o per talea dei rametti durante il mese di agosto. In entrambi i casi, le piantine fioriranno solo l’anno conseguente alla loro nascita, per cui è necessario porle in un luogo molto soleggiato.
Indice
Nome
Ruta Comune (Ruta Graveolens)
Ambiente
La Ruta comune è originaria delle zone dell’Europa Meridionale. Nella nostra penisola essa cresce in maniera spontanea in tutte le regioni, tranne che nelle due isole. In genere la Ruta Comune si utilizza laddove si necessita di siepi molto vaste, ponendo le piantine a distanza di 30-35 cm ciascuna. La Ruta, inoltre, cresce molto bene sulle rive dei laghi presenti nelle zone alpine, a bassa quota.
Temperatura
Essendo la Ruta comune anche una pianta di natura prettamente rustica, essa si adatta molto bene anche alle zone in cui il clima si presenta molto rigido. E’ sempre consigliabile, quando le temperature si abbassano eccessivamente, coprire l’apparato radicale della pianta con del fogliame secco, così da non rischiare che le radici risentano del gelo. La Ruta, però, preferisce climi temperati caldi, spesso presentatisi con pochissime precipitazioni.
Mantenimento
La Ruta Comune gradisce terreni molto ben drenati, sabbiosi e poveri. E’ una pianta che prospera senza problemi un pò ovunque, non necessita di accorgimenti molto particolari. Nel complesso sono maggiormente favorevoli substrati con un tasso calcareo maggiore, presenti spesso in sterpaglie o zone sassose.
Le annaffiature devono essere regolari ed abbondanti, principalmente nel primo anno di vita della pianta. Successivamente, la Ruta Comune, è in grado di tollerare molto bene anche lunghi periodi afosi e siccitosi.
L’operazione di potatura va compiuta nella stagione primaverile, con il fine di dare alla pianta un portamento ordinato e compatto. I rami vanno recisi in gran parte, lasciando principalmente quelli più vecchi.
Avversità
La Ruta Comune è una pianta che rischia spesso i ristagni idrici nel sottosuolo. Specie se coltivata in terreni non idonei, oppure se innaffiata troppo frequentemente, essa genera funghi o marciumi all’apparato radicale, difficilmente debellabili.
Nel complesso la Ruta è poco soggetta all’attacco dei parassiti, in quanto la sua rusticità le permette di avere difese ottimali contro l’attacco di gran parte degli agenti parassitari.
L’Università di Napoli ha approfondito l’argomento su come questa pianta possa rallentare il tumore al cervello. Durante lo studio hanno anche verificato come tale pianta possa distruggere solo le cellule malate, salvando le sane. Secondo gli esperti dell’Università di Napoli soltanto il 5% dei pazienti colpiti da glioblastoma multiforme sopravvive nonostante la terapia chirurgica, la radioterapia e la chemioterapia. Quindi ricorrere a rimedi naturali potrebbe essere una valida alternativa. La ricerca sulla Ruta Comune sta andando avanti.
In che modo va usata ……. Con infusi …. Inalandone i vapori o ….. come ?
mio padre “tiene a bada” da anni un basolioma operato, ma non del tutto estirpato, utilizzando alcool con ruta in infusione, tenuta lì in immersione per diverso tempo…..
Ma l’alcol si beve?