Appartengono al genere Alocasia circa 60-70 piante arbustive rizomatose, della famiglia delle Araceae; sono caratterizzate da un fusto carnoso ed allungato, foglie grandi di forma allungata o cuoriforme il cui colore va dal verde brillante al verde scuro o giallastro e fiori che somigliano alle infiorescenze delle calle e che in autunno producono un solo frutto di forma tondeggiante e contenente un solo seme.
Le Alocasia sono comunemente conosciute con il nome di “orecchie d’elefante” perché le loro foglie, per la loro particolare conformazione, quando sono agitate dal vento ricordano appunto le orecchie dell’animale e sono tutte piante velenose per la presenza di cristalli di ossalato di calcio in tutte le parti verdi della pianta.
La moltiplicazione dell’ Alocasia avviene per divisione dei rizomi, nel periodo autunnale: le nuove piantine vanno tenute in un posto caldo e umido fino alla primavera successiva, quando si possono rinvasare in un vaso sufficientemente grande; in genere si utilizzano contenitori di dimensioni superiori ai 30-35 cm di diametro.
Indice
Nome
Alocasia ( Alocasia Macrorrhiza)
Ambiente
Le piante appartenenti al genere Alocasia sono originarie delle foreste pluviali del Borneo, della Malesia e dell’Asia continentale e, a causa della fragilità delle loro radici hanno bisogno di un terreno sciolto per potersi sviluppare. Per farle crescere è pertanto preferibile utilizzare del terriccio universale miscelato con torba, foglie e sfagno così da garantire un terreno che sia contemporaneamente soffice e leggero.
Temperatura
Per le piante di Alocasia la temperatura più adatta dovrebbe aggirarsi per tutto l’anno intorno ai 20-25 gradi. Difatti se nei mesi invernali la temperatura diventa troppo rigida alcune Alocasie perdono completamente le foglie mentre altre sopportano il freddo ma non il gelo e dunque, sebbene sia possibile coltivarle in giardino, è importante sistemarle in un luogo riparato ed evitare di esporle a correnti d’aria troppo forti in quanto potrebbero bruciare le foglie. In ogni caso, se allevate all’aperto, queste piante necessitano di luoghi soleggiati, anche se non per lunghi periodi di tempo.
Mantenimento
Queste piante necessitano di annaffiature abbondanti affinché il terreno si mantenga sempre umido e per questo durante l’estate è preferibile vaporizzare le foglie con acqua distillata con una certa frequenza. Durante i mesi invernali, soprattutto per quanto riguarda gli esemplari che hanno perso le proprie foglie, bisogna evitare di annaffiare eccessivamente, limitandosi ad inumidire il terreno solo quando è molto ben asciutto.
Da marzo ad ottobre occorre aggiungere all’acqua delle annaffiature del concime con una frequenza pari a circa ogni 10-15 giorni per poi diradare la somministrazione ad una volta al mese quando le temperature si fanno più rigide.
Avversità
Le piante che presentano carenze di tipo nutrizionale subiscono un rapido ingiallimento delle foglie e diventano particolarmente vulnerabili agli attacchi di afidi e cocciniglia. In caso di presenza di parassiti, essi possono essere eliminati con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o si può lavare la pianta con acqua e sapone neutro, strofinando delicatamente con una spugna; in seguito l’Alocasia va risciacquata molto bene così da eliminare i residui di sapone. In alternativa, ci si può servire di un antiparassitario specifico.
Ho questo tipo di pianta, non sapevo che è velenosa..Devo avere qualche accorgimento ,nel toccarla ??? I bambini possono toccarla ??? visto che è in giardino tutta l’Estate..Ora (siamo a fine Novembre è quasi un mese che è a riparo ,anche se ha perso molte foglie.Durante l’anno ,nascono molte piantine nuove, non sono mai riuscita a farle crescere ,per fare altre piante
È NECESSARIO “ACCUDIRLE” COI GUANTI DATA LA TOSSICITÀ ?.
QUALE È LA SINTOMATOLOGIA E TERAPIA ??
ABITO A FIRENZE.
POSSO PIANTARLE IN TERRA ESPOSTA A SUD ?