La Clematide è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Ranunculacee; essa mostra fusti molto sottili e di consistenza semilegnosa, i quali fungono da supporto per far sì che l’esemplare si sviluppi su muri e pergolati. Le foglie hanno un tipico colore verde intenso e, nella maggior parte delle specie, sono ricoperte da una leggere peluria bianca, picciolate o sessili. In alcuni esemplari di Clematide, la fioritura primaverile assume proporzioni particolarmente vistose, e i fiori sbocciano anche con l’inizio della stagione autunnale: essi sono molto grandi, semplici e qualche volta anche doppi, aventi tonalità che vanno dal rosa, al blu e al viola.
La moltiplicazione della Clematide può avvenire tramite talea o mediante la semina. Nel primo caso, bisognerà prelevare nella stagione estiva, parti della pianta che abbiano una lunghezza di almeno 10 o 15 centimetri; in seguito, sarà necessario piantare le talee in contenitori riempiti di torba e sabbia. Dopo la radicazione, le nuove piantine potranno essere sistemate in vasi dal diametro di 8 centimetri circa, in un ambiente riparato dal freddo.
Indice
Nome
Clematide ( Clematis )
Ambiente
La Clematide è diffusa in tutta Europa, anche in Italia. La pianta predilige terreni molti soffici e freschi: nel preparare un composto adatto all’esemplare di Clematide, è importante non esagerare con la quantità di argilla e torba aggiunte, piuttosto garantire un ottimo livello di drenaggio, così da evitare la possibile formazione di fastidiosi e pericolosi ristagni idrici.
Temperatura
La pianta ha bisogno di essere collocata in luoghi molto soleggiati, in cui vi sia un’esposizione diretta dei raggi del sole; in caso contrario, la fioritura ne risentirà particolarmente. Si consiglia, al fine di uno sviluppo sano e rigoglioso, di sistemare le radici della Clematide stessa all’interno di una zona riparata dai venti e dai raggi solari nel corso delle ore più calde della giornata. La pianta mostra una buona tolleranza verso temperature particolarmente rigide, soprattutto perché durante il loro riposo vegetativo, sono solite perdere la parte aerea.
Mantenimento
La Clematide necessita di annaffiature constanti, in particolar modo tra la stagione primaverile e quella autunnale, in maniera tale da evitare periodi di siccità che non giovano alla pianta; l’esemplare predilige un ambiente umido.
Per quanto riguarda la concimazione della Clematide, deve essere effettuata con una frequenza bisettimanale, unendo all’acqua delle irrigazioni un ottimo concime: preferibilmente un fertilizzante per piante da fiore.
Avversità
La Clematide non è immune all’attacco di parassiti quali lumache e afidi, che danneggiano gravemente foglie e boccioli, o delle cosiddette forbicine che colpiscono sopratutto i tepali, non risparmiando tuttavia l’apparato fogliare. Tali ospiti indesiderati possono essere scacciati manualmente: bisogna lavare la pianta con una spugna e assicurarsi di risciacquarla con cura per togliere ogni residuo di sapone; in alternativa ci si può servire di un batuffolo di cotone impregnato di alcol e strofinare delicatamente la zona danneggiata.
Tra le malattie più frequenti per questo tipo di rampicante vi è il seccume, che porta la Clematide all’appassimento, o anche il mal bianco, che causa la formazione di muffe su foglie e fiori.