Il ginepro fa parte del genere delle Cupressaceae ed è un alberello sempreverde o arbusto ramoso che comprende trenta specie, molto conosciuto come bonsai. La sua altezza può, tuttavia, variare da 1 a 10 metri e le foglie sono lineari a forma di ago, dal colore verde: esse diventano man mano più erette procedendo verso l’apice del ramo al quale sono anche addossate.
La pianta è dioica, presenta cioè su alcune piante infiorescenze maschili che si presentano come piccoli coni ovoidali di colore giallastro mentre su altre infiorescenze femminili di colore verdastro. I suoi semi sono racchiusi in una bacca di colore brunastro che prende il nome di galbulo. Le bacche del ginepro sono usate per insaporire arrosti e stufati e contengono un olio essenziale che ha proprietà depurative, diuretiche, antisettiche e digestive.
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Ginepro (Juniperus communis)
Questo arbusto gradisce un clima temperato con frequenti precipitazioni estive. Predilige un’esposizione all’esterno, soleggiata ma si adatta bene anche a mezz’ombra. E’ importante assicurarsi che la temperatura non scenda mai sotto lo zero.
Per mantenere al meglio il ginepro la terra deve rimanere sempre leggermente umida, bisogna dunque evitare sia di annaffiare troppo che di annaffiare troppo poco. Al fine di ottenere una quantità di acqua ottimale può essere utile vaporizzare l’acqua sugli aghi e sui rami preferibilmente al mattino. Importante è la potatura di mantenimento che consiste fondamentalmente nell’estirpare tutti i germogli che nascono sul tronco e nell’accorciare i germogli presenti sui rami principali.
Bisogna inoltre concimare il più spesso possibile: si consiglia di utilizzare del fertilizzante per piante da fiore da somministrare con l’innaffiatura una sola volta al mese; in alternativa, si può anche optare per un concime granulare a lento rilascio tre volte nell’arco dell’anno. Inoltre, durante la stagione primaverile, si raccomanda di un’abbondante concimazione a base di azoto e potassio, da momento che tale operazione favorirà un sano sviluppo floreale e vegetativo.
Per le specie di misura ridotta, quando possibile, è consigliato il rinvaso ogni 2 anni utilizzando terriccio universale per il 50%, misto a torba e sabbia per favorire il drenaggio.
La moltiplicazione del ginepro puo avvenire per seme o per talea. Qualora si ricorresse alla moltiplicazione per seme, è importante che questo sia piantato in piena primavera. Per la propagazione per talea, invece, questa è bene sia efettuata a fine primavera, tagliando una parte del ramo di ginepro con un coltello sterilizzato e ben affilato, in modo da non recar danno è alla talea nè alla pianta di ginepro. In seguito, procedere alla fase di interramento. Si consiglia di recidere i rami nuovi, sviluppati da poco, per maggiori possibilità di successo.
Il ginepro è spesso vittima di attacchi da parte di afidi del cedro e da parte di cocciniglie. L’infestazione causata dalla cocciniglia si
Al fine di sbarazzarsene, si consiglia di utilizzare un batuffolo di cotone impregnato di alcol e strofinare delicatamente sulla parte danneggiata, rimuovendolo così manualmente; in alternativa, se l’infestazione è particolarmente grave ed estesa, si raccomanda l’utilizzo di un antiparassitario specifico.
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