I fiori neri, in netta contrapposizione alla scala cromatica a cui siamo solitamente abituati, da sempre ci affascinano con la loro aura di mistero e suggestione, ispirando artisti e letterari di ogni epoca. Vengono ricondotti nell’immaginario collettivo al Male, all’Occulto e all’anarchia.
Ma queste piante dai fiori così lugubri, sono sempre esistite in natura o sono frutto dell’artificio umano?
La risposta è: entrambe. Questi fiori sono il frutto di un’attenta selezione da parte dell’essere umano, che ha incrociato e ibridato piante dai fiori con tonalità che vanno dal rosso al viola, ed i blu molto scuri, tendendo sempre più al nero. Studi scientifici hanno spiegato che l’evoluzione delle piante “nere” in natura è legata alla necessità di attirare determinati insetti pronubi e di catturare specifiche gamme di raggi solari. Il colore nero è quindi più un’illusione ottica, ma ciò non rende meno affascinanti e suggestivi i fiori che vi mostriamo di seguito.
Indice
La rosa di Halfeti
Partiamo dalla Turchia, per la precisione dalla città di Halfeti. Qui cresce una delle rose più scure che si possa trovare spontaneamente in natura. Il colore di questa rosa, partendo da un cremisi cupo, man mano che matura tende a diventare sempre più intenso, fino a virare al nero. Questa caratteristica è strettamente legata al ph presente nel terreno, poiché il Paese dove ha origine questa varietà è percorso dal fiume Eufrate.
Questa teoria è avvalorata da un avvenimento piuttosto recente: nel 1990, la costruzione di una diga costrinse la vecchia città di Halfeti a “spostarsi” per scongiurare l’allagamento. Gli agricoltori portarono nella nuova città le rose nere, che anche se piantate in un terreno poco distante da quello d’origine, tornarono ad essere semplici rose rosse. Ciò mise a rischio d’estinzione l’unica rosa “nera” esistente in natura.
Curiosità: in Turchia, paradossalmente, la coltivazione di queste meravigliose rose nere non è vista di buon grado da quella fetta della popolazione legata ancora oggi alla tradizione, poiché esse sono associate alla morte.
Il Fiore del Diavolo
Nelle foreste del sud-est asiatico vive una pianta dal fiore tanto particolare, quanto inquietante: la Tacca chantrieri. Conosciuta anche con il nome di “Fiore del Diavolo”, appartiene alla famiglia delle Taccaceae. Il fiore trapezoidale di colorazione nero-violacea può raggiungere le ragguardevoli dimensioni di 20 cm di diametro e i suoi caratteristici “baffi” possono misurare fino a 50 cm! Purtroppo, è una pianta che mal si presta alla coltivazione domestica, necessitando di una serra tropicale umida per crescere armoniosamente. La propagazione può avvenire sia per divisione del rizoma, che per seme. Se vi cimenterete nella propagazione da seme, armatevi di pazienza: la Tacca chantrieri impiega fino a nove mesi per emettere il primo germoglio.
La Regina della Notte
Parlando ora di ibridazione ad opera dell’uomo, ecco a voi la “Queen of the Night”: una varietà asiatica di giglio selezionata per i toni cupi del rosso che la caratterizzano, sulla quale spiccano i pistilli arancio vivo come fossero piccole fiammelle. Reperibile solo su alcuni cataloghi specializzati nella vendita di bulbose, questo fiore è molto apprezzato come reciso, per dare una nota “dark” e sofisticata ai bouquet.
La Bella di Giorno ‘Black Magic’
Hemerocallis, la “Bella di Giorno Black Magic”, è una pianta proveniente dalla Cina che presenta fiori imbutiformi, molto simili ad un giglio. La sua particolarità è quella di fiorire per un solo giorno, dopodiché i singoli fiori si afflosciano e dissecano al calare del sole. Tutto ciò rende ancora più incredibile ammirare questa varietà dalla colorazione così scura. Come per tutte le altre tipologie del suo genere, le hemerocallidi formano grandi grappoli di boccioli che regalano meravigliose fioriture in successione per settimane.
L’Aeonium ‘Black Rose’
Aeonium arboreum, “Black Rose”, non è un fiore, ma la disposizione delle sue foglie lo ricorda molto. È una pianta sempreverde (in questo caso nera) originaria delle Isole Canarie. Il fusto nudo e carnoso, che porta sulla sua sommità una “rosetta” di foglie, rende esteticamente molto gradevole questa succulenta. Dal centro della rosetta, si sviluppa poi una gemma fiore che sboccerà in un gruppo di piccoli fiori bianchi. Al termine della fioritura, tutta la rosetta di foglie si disseca e muore, lasciando il posto a nuove rosette laterali che daranno vita così ad un piccolo cespuglio nero. Come tutte le succulente, richiede un’esposizione diretta al sole, ma si presta facilmente alla vita in appartamento, purché vengano rispettate le sue esigenze in fatto di temperatura e irrigazione.
La Colocasia ‘Black Magic’
La Colocasia è una pianta sempreverde perenne che da diversi anni ha trovato il favore degli appassionati di piante da interno. Una delle varietà più richieste è senz’altro la “Black Magic“, proprio per la sua colorazione. Di origine asiatica, questa pianta cresce spontanea anche in alcune zone della Sicilia e della Sardegna. Per coltivarla in casa è necessario mantenere umido, ma ben drenato, il terreno del vaso, mentre per coltivarla in esterno è possibile inserirla con successo negli ambienti umidi adiacenti ai laghetti.
Queste che vi abbiamo illustrato sono soltanto alcune delle varietà di piante dai fiori “neri” che è possibile trovare e, volendo, acquistare.
Diteci, voi quali piante “oscure” conoscete?