Amatissima e molto conosciuta per le sue innumerevoli varietà, la Rosa è un genere di arbusto appartenente alla famiglia delle Rosaceae. Attualmente se ne conoscono circa 2000 specie diverse.
Tale arbusto possiede un portamento generalmente eretto ed il fusto è ricoperto da spine. Le foglie di color verde molto scuro composte da un minimo di 5 ad un massimo di 11 foglioline. Esse posseggono, inoltre, margini dentellati con una leggera peluria in base alla specie. I fiori della Rosa si riuniscono in infiorescenze a corimbo e posseggono un numero di petali variabile a seconda della specie, sia coltivate che selvatiche. I colori, dato anche l’alto numero di specie ibride, variano dal rosso, al rosa, al giallo, al blu. Il frutto della Rosa è composto da un ingrossamento del ricettacolo, definito cinorrodo. Esso, a seconda della specie presa in considerazione, può essere di forma allungata, di consistenza carnosa o colorato.
Indice
Rosa
La Rosa si sviluppa nella maggior parte delle zone con clima temperato, principalmente lungo l’emisfero boreale e l’Oceano Pacifico. E’ necessario che il luogo possegga un tipo di terreno fertile, calcareo ma soprattutto molto ben drenato.
Date le tantissime qualità di Rosa, esistono specie in grado di resistere ai raggi diretti del sole ed altre che prediligono posizioni meno soleggiate ed a mezz’ombra. Queste ultime appartengono, ad esempio, a specie di natura rampicante. In genere prediligono temperatura tra i 12 ed i 25 °C. Vi sono alcune specie in grado di sbocciare anche in luoghi innevati, ma sono molto rare.
La Rosa è una pianta dalla coltivazione poco complessa, ma delicata. Essa necessita di un substrato molto semplice: composto con 4 parti di letame ed una sola parte di torba. La concimazione va compiuta nella stagione primaverile ,ogni due anni, specie se la messa a dimora avviene in autunno. Si utilizza del letame posto a strato alla base della pianta e successivamente coperto di terra.
L’unica attenzione maggiore è quella della potatura. Quest’ultima si presenta come necessaria e va effettuata per compiere la struttura dei rosai. E’
La raccolta della Rosa va compiuta nelle prime ore del pomeriggio e quando il bocciolo non è ancora del tutto aperto, ma nemmeno ancora completamente chiuso. Gli steli vanno immersi subito in acqua con un pizzico di acido citrico che ne preserva il vigore. I fiori oramai appassiti vanno eliminati con un taglio netto sul punto esatte della prima fogliolina sotto il fiore.
Le annaffiature ai rosai vanno compiute con regolarità ed un pizzico di attenzione: è importante, infatti, evitare che l’acqua bagni l’interno dei fiori per evitare lo sviluppo di malattie fungine. Esse si eseguono in estate in tarda sera ed in primavera nelle prime ore del mattino.
Gran parte delle specie di Rosa si moltiplicano per seme. Questa operazione va compiuta in ottobre, ponendo i semi ottenuti dall’essiccazione dei fiori, in cassette apposite riempite con composta classica, a temperatura fresca. Le piantine che nascono, van tenute in vivaio per circa due anni e solo dopo questo periodo, possono essere poste a dimora definitiva.
Un altro metodo, meno conosciuto, è la riproduzione per talea. Queste ultime si recidono tra il mese di agosto e quello di settembre, scegliendo i germogli laterali che oramai non producono più infiorescenze.
E’ importante siano abbastanza vigorose e della lunghezza di 30 cm. Poste in un luogo fresco e ombreggiato, possono essere messe a dimora nella stagione autunnale immediatamente successiva.
La Rosa è una pianta molto delicata che rischia moltissimo gli attacchi parassitari. Spesso diviene bersaglio degli afidi, che fanno seccare i boccioli; delle larve che distruggono il fogliame, di cui si nutrono; degli attacchi fungini che emanano un insopportabile odore di muffa. In ogni caso è vivamente consigliato l’utilizzo di antiparassitari specifici, consigliati dal vostro vivaista di fiducia.
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Potrebbe essere gentile : come posso fare per eleminare i parassiti con prodotti naturali , sulle mie rose . Le rose sono a cespugli , di divrsi colori . Grazie